Mentre la stagione calcistica in Europa si avvia verso la conclusione, con verdetti importantissimi da assegnare. E’ scoppiata la bomba, notizia a sorpresa. Le società più famose di Spagna, Inghilterra e Italia avevano deciso di farsi una propria Superlega, uscendo dalla UEFA.
Sono 12 società fondatrici, è stato firmato da sei squadre inglesi (Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Tottenham), tre spagnole (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid) e tre italiane (Juventus, Inter e Milan).
La vera anomalia sta nel fatto che si sono scelte tra di loro, non in base a meriti del passato o del presente, ma solamente perché sono le società che hanno più tifosi sparsi nel mondo. Il piano è di trasformare questi tifosi in clienti per le pay Tv che garantiranno più introiti di quelli che stabilisce la UEFA attualmente. Squadre che avranno il diritto di parteciparvi sempre, indipendentemente dai meriti sportivi o dai bilanci economici.
Una farsa! Il calcio senza meritocrazia diventa solo uno show preconfezionato. Il calcio, lo sport in genere vive di sorprese, di meritocrazia, nel calcio inglese c’è l’esempio del Leicester che contro tutti i pronostici qualche anno fa vinse la Premier, in Italia, l’Atalanta è sinonimo di spettacolo e compete con le grandissime.
Altra anomalia, queste squadre pretendevano di farsi la propria Superlega, ma restando nei rispettivi campionati, due cose non conciliabili tra di loro per diversi motivi. Tutto ciò ha indignato tutti, dalla UEFA alla Fifa, dai tifosi ai giocatori, persino la politica è scesa in campo,in Boris Johnson, Macron e Mario Draghi hanno dichiarato di essere completamente contrari al progetto.
Un calcio senza debiti è possibile.
La maggioranza delle squadre fondatrici della Superlega sono tutte indebitate, chi più, chi meno. Hanno pensato a questa soluzione per aumentare i ricavi degli introiti TV, considerando che hanno un grande bacino di tifosi nel mondo. C’è da dire che a questo progetto non hanno voluto partecipare le squadre tedesche, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, società altrettanto importanti, Ci si chiede come mai?
Per prima cosa sono società dai bilanci in attivo e per queste, il problema è un’ altro: le spese folli degli ingaggi dei giocatori, il potere smisurato dei procuratori che ricattano le società. Onestamente penso che abbiano ragione, se nel calcio non c’è meritocrazia, non ci saranno più sogni per i bambini/ragazzi di tutto il mondo, che sognano di affrontare i grandi campioni.
In questi ultimi anni abbiamo assistito a miracoli sportivi, l’Ajax in champion, il Leicester nella Premier e l’Atalanta nel campionato italiano, squadre che competono con le più grandi e soprattutto sono in attivo con bilanci invidiabili